domenica 16 ottobre 2016

Le pause in ufficio sono un diritto, lo dice la legge



Quando si deve lavorare in modo continuativo in ufficio, fare una pausa è sicuramente importante e non solo per poter staccare e riposare il cervello per qualche minuto ma anche per garantire la produttività: i datori di lavoro dovrebbero quindi essere i primi a dare importanza alle pause perché senza questi brevi momenti di relax i dipendenti rischiano di produrre molto meno e con minor qualità. Tuttavia, spesso e volentieri la questione della pausa non è molto chiara e in molti uffici i dipendenti non si sentono autorizzati a staccare per qualche minuto perché è proprio lo stesso capo che non li informa adeguatamente sui loro diritti. Diritti, sì, perché proprio di diritti stiamo parlando: la legge parla chiaro in merito alla questione e vale la pena soffermarsi su questo punto perché fare una pausa durante il turno di lavoro è a tutti gli effetti un pieno diritto.

Il diritto di una pausa per coloro che lavorano in ufficio al pc

I dipendenti che lavorano davanti al pc in modo continuativo, in particolare, hanno il diritto di interrompere la propria attività ogni 2 ore e di fare una pausa di 15 minuti. A stabilirlo è il decreto legislativo n.81 del 2008 , che mette in evidenza i rischi che può provocare alla salute l'utilizzo improprio dei computer sul luogo di lavoro. Poter staccare lo sguardo dal monitor e svagare la mente è importantissimo, sia per evitare l'insorgere di problemi alla vista che per scongiurare eventuali mal di testa.
Naturalmente, le pause non sono cumulabili: non potete saltare per 4 giorni la pausa a cui avete diritto per uscire 1 ora prima dall'ufficio perché questo non avrebbe senso. Le interruzioni infatti sono state specificatamente pensate e garantite dalla legge proprio per preservare la salute dei dipendenti e non perché di per sé abbiano diritto a lavorare meno ore rispetto a quanto stabilito dal loro contratto.
Se il vostro datore di lavoro non vi accorda tali pause, potete però appellarvi ad un sindacato e anzi, vi conviene farlo perché ricordate che ne va della vostra salute e staccare ogni tanto da un lavoro davanti al computer continuativo è sicuramente indispensabile per evitare l'insorgere di varie problematiche a livello psico-fisico.

La pausa per motivi di salute personali

Può capitare che in presenza di determinate patologie o problematiche sia necessario fare delle pause più ravvicinate mentre si è al lavoro: anche questo è un diritto ma in tal caso naturalmente occorre presentare un certificato medico che attesti la propria condizione di salute e la necessità di fare qualche interruzione in più durante l'orario lavorativo. In presenza di un attestazione scritta da parte del vostro medico curante il vostro datore di lavoro non potrà opporsi perché anche in tal caso si tratta di una salvaguardia della vostra salute e questo è un elemento che va sempre posto in primo piano.
Al di là di quanto prescritto dalla legge, la cosa migliore sarebbe trovare un accordo con il proprio datore di lavoro: in molti uffici vi è una certa libertà per quanto riguarda le pause, naturalmente nei limiti del possibile. Se il vostro datore di lavoro è comprensivo e disponibile, sicuramente con un po' di buonsenso non sarà necessario appellarsi alla legge ma basterà accordarsi verbalmente e mantenere un comportamento corretto, senza esagerare e senza protrarre le tempistiche al di là del dovuto.