Quando si deve lavorare in modo continuativo in ufficio, fare
una pausa è sicuramente importante e non solo per poter staccare e riposare
il cervello per qualche minuto ma anche per garantire la produttività: i datori
di lavoro dovrebbero quindi essere i primi a dare importanza alle pause perché
senza questi brevi momenti di relax i dipendenti rischiano di produrre molto
meno e con minor qualità. Tuttavia, spesso e volentieri la questione della
pausa non è molto chiara e in molti uffici i dipendenti non si sentono
autorizzati a staccare per qualche minuto perché è proprio lo stesso capo che
non li informa adeguatamente sui loro diritti. Diritti, sì, perché proprio di
diritti stiamo parlando: la legge parla chiaro in merito alla questione e
vale la pena soffermarsi su questo punto perché fare una pausa durante il turno
di lavoro è a tutti gli effetti un pieno diritto.
Il diritto di una pausa per coloro che lavorano in ufficio al pc
I dipendenti che lavorano davanti al pc in modo
continuativo, in particolare, hanno il diritto di interrompere la propria
attività ogni 2 ore e di fare una pausa di 15 minuti. A
stabilirlo è il decreto legislativo n.81 del 2008 , che mette in evidenza i
rischi che può provocare alla salute l'utilizzo improprio dei computer sul
luogo di lavoro. Poter staccare lo sguardo dal monitor e svagare la mente è
importantissimo, sia per evitare l'insorgere di problemi alla vista che per
scongiurare eventuali mal di testa.
Naturalmente, le pause non sono cumulabili: non
potete saltare per 4 giorni la pausa a cui avete diritto per uscire 1 ora prima
dall'ufficio perché questo non avrebbe senso. Le interruzioni infatti sono
state specificatamente pensate e garantite dalla legge proprio per preservare
la salute dei dipendenti e non perché di per sé abbiano diritto a lavorare meno
ore rispetto a quanto stabilito dal loro contratto.
Se il vostro datore di lavoro non vi accorda tali pause,
potete però appellarvi ad un sindacato e anzi, vi conviene farlo perché
ricordate che ne va della vostra salute e staccare ogni tanto da un lavoro
davanti al computer continuativo è sicuramente indispensabile per evitare
l'insorgere di varie problematiche a livello psico-fisico.
La pausa per motivi di salute personali
Può capitare che in presenza di determinate patologie o
problematiche sia necessario fare delle pause più ravvicinate mentre si è al
lavoro: anche questo è un diritto ma in tal caso naturalmente occorre
presentare un certificato medico che attesti la propria condizione di salute
e la necessità di fare qualche interruzione in più durante l'orario
lavorativo. In presenza di un attestazione scritta da parte del vostro medico
curante il vostro datore di lavoro non potrà opporsi perché anche in tal caso
si tratta di una salvaguardia della vostra salute e questo è un elemento che va
sempre posto in primo piano.
Al di là di quanto prescritto dalla legge, la cosa migliore
sarebbe trovare un accordo con il proprio datore di lavoro: in molti
uffici vi è una certa libertà per quanto riguarda le pause, naturalmente nei
limiti del possibile. Se il vostro datore di lavoro è comprensivo e
disponibile, sicuramente con un po' di buonsenso non sarà necessario appellarsi
alla legge ma basterà accordarsi verbalmente e mantenere un comportamento
corretto, senza esagerare e senza protrarre le tempistiche al di là del
dovuto.